Mercoledì
Conviene comprare casa oggi? Vale la pena acquistare un immobile in
Italia adesso? Queste sono le domande che in tanti si pongono: meglio il mutuo
o l’affitto?
Ci troviamo sicuramente nel periodo migliore per comprare casa, visto che il
prezzo degli immobili è in calo costante (nel solo periodo Dic 2015 – Nov 2017
siamo passati da 2038€/m2 a 1949€/m2), contrariamente ai
prezzi degli affitti che continuano ad aumentare, probabilmente a causa
dell’alta richiesta dovuta alla difficoltà ad acquistare di chi dispone di poca
liquidità (nello stesso periodo di riferimento si è passati da 9,10€/m2/mese
a 9,32€/m2/mese). L’assenza di tasse sulla prima casa e lo scarso
rendimento degli investimenti in titoli, sono poi un ulteriore elemento che
spinge verso l’investimento nel “mattone”.
Da tutte le statistiche emerge un dato molto importante: la quasi totalità
delle famiglie decide di acquistare una casa se gli viene concesso il mutuo.
Altrimenti la scelta ricade inevitabilmente sull’affitto.
Ma quanto “costa” un mutuo? Consideriamo una famiglia con due redditi da 2500
euro al mese complessivi che acquista un immobile da 100 mila euro, chiedendo
un mutuo a tasso fisso da 80 mila su 25 anni. La rata mensile media è di circa
370 euro: 4440 euro annui che diventano 111.000 euro complessivi. Una cifra
sicuramente non sproporzionata rispetto al valore di partenza. Oltretutto,
finito di pagare, l’immobile è vostro, mentre il denaro dell’affitto va quasi
totalmente “perso” (e, come detto sopra, gli affitti sono aumentati a
differenza dei prezzi delle case…).
E’ bene poi anche sapere che, per chi non dovesse disporre di liquidità
sufficiente per l’anticipo e di garanzie per l’accensione del mutuo, l’affitto
non rimane l’unica soluzione. Dalla Legge di stabilità 2016 è possibile
acquistare una casa mediante:
1)
leasing immobiliare
2)
Vendita con riserva di proprietà
3)
Rent to Buy
LEASING IMMOBILIARE
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto il leasing, di norma
utilizzato per acquistare le autovetture, anche in ambito immobiliare. Come
funziona la formula? La banca o l’intermediario prescelto acquista l’abitazione
a cui il privato è interessato e gliela offre in godimento, dietro pagamento di
un canone mensile (il cui valore è superiore a quello di un normale affitto)
per un periodo di tempo concordato, nonché di una maxi rata finale.
Si tratta, in sostanza, di una sorta di contratto di locazione (la
durata minima è di otto anni), ma con alcune differenze: alla scadenza
l’utilizzatore può scegliere se recedere dal contratto; chiedere di rinnovare
il leasing oppure acquistare l’immobile, riscattando la residua parte del
valore e scontando il canone versato. In caso di difficoltà nel pagare le rate
(ad esempio, per cessazione del rapporto di lavoro subordinato) è inoltre
possibile sospendere il pagamento, per una sola volta e per massimo dodici
mesi. Se non si riesce più a pagare le rate in maniera definitiva, invece,
l’abitazione viene venduta e all’utilizzatore viene restituito quanto di sua
competenza al netto dei canoni scaduti e non pagati o, ad esempio, di eventuali
spese legate alla vendita dell’immobile.
La Legge di Stabilità ha reso questa operazione particolarmente
appetibile per gli under 35, a patto che abbiano un reddito annuo inferiore ai
55 mila euro e che l’immobile venga destinato, entro un anno dalla consegna, ad
abitazione principale. Questi ultimi possono infatti usufruire di una
detrazione pari al 19% delle spese sostenute per i canoni (fino a un tetto
massimo di 8mila euro); la stessa detrazione, fino a 20mila euro di importo
pagato, è prevista sui costi relativi al riscatto finale dell’immobile. Per
coloro che hanno compiuto 35 anni, invece, la detrazione fiscale è dimezzata (4mila
euro per quella sui canoni e 10mila euro per quella sul riscatto).
LA VENDITA CON RISERVA DI PROPRIETA'
Un’altra strada percorribile è poi quella della vendita con riserva di
proprietà che consiste in un contratto di vendita nell’ambito del quale l'acquirente
può entrare in casa dietro il pagamento dell'immobile a rate. La proprietà
resta del venditore fino al versamento integrale della cifra stabilita; da quel
momento in poi, la casa diventa a tutti gli effetti dell'acquirente. Se invece
quest'ultimo non onora il contratto, il venditore può richiederne la
risoluzione, restituendo contestualmente i soldi ricevuti, pur avendo diritto a
essere risarcito per il danno subito e a ricevere un equo compenso per l’uso
dell’immobile da parte dell’acquirente.
IL RENT TO BUY
Infine, rappresenta una possibilità per chi è a corto di liquidi e
vuole acquistare casa anche l’affitto con riscatto o rent to buy che prevede la
sottoscrizione di un normale contratto di locazione con una particolarità:
ossia, l’opzione che in futuro si potrà acquistare l’immobile. Il canone
mensile è in genere più elevato del 10-25% (ma in alcuni casi anche del 50%)
rispetto a quello di un normale affitto poiché una parte va a costituire il
deposito per la compravendita finale.
Alla scadenza del contratto, l’affittuario potrà scegliere se riscattare la casa oppure non procedere con l’acquisto.
Rivolgendoti a noi saremo in grado di valutare la soluzione migliore per darti la possibilità di acquistare la tua nuova casa.
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